Risultato della ricerca: nicolò melli
skaale
L'antica chiesa è situata lungo il sentiero che conduce dalla chiesa parrocchiale di San Rocco verso la costa fino a Punta Chiappa. Cit.
marcone1960
A volte anche con le condizioni meteo avverse, sotto una leggera pioggia e con la nebbia che va e viene, si riescono a fare buone foto. Nella foto si scorge la frazione di Monte Di Mezzo nel comune di Longostagno. La chiesa è dedicata a San Nicolò Miglior vista a schermo intero.
Raffaele Spettoli
Il sole spuntava appena dal crinale di sinistra creando un interessante gioco d'ombre. Non potevo farmelo sfuggire. Ciao Raf
Cecilia Bruschi
scultura in legno in Val San Nicolò - Trentino
frangel
Piazzetta Santa Maria Calchera - Statua di Nicolò Tartaglia - Brescia 02-09-2013
Menszeta
Sul Lido di Venezia, aeroporto Nicelli di S. Nicolò
MassiLaura
Di origine benedettina si trova di fronte le pendici del massiccio del monte Velino, costruita probabilmente come parte di un insieme conventuale oggi scomparso, ad opera di un certo Nicolò nel 1048 in forme semplici del primo romanico con influssi bizantini, ed in seguito donata all'abbazia di Montecassino. https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Santa_Maria_in_Valle_Porclaneta
Raffaele Spettoli
Finalmente con l\'arrivo dell\'inverno ho rimesso le ciaspole ai piedi! Questa è una foto della val S. Nicolò (Val di Fassa) scattata dal Rif. Vallaccia m 2275. A presto Raf
Cecilia Bruschi
visto dalla Sella de la Palacia (2259 mt)
niconit
Auguri a tutti di Buone Feste, di fine anno e Buon Inizio 2024, nicolo'
squacinato
Mazara del Vallo
Rob75
Il Palazzo d'Accursio o Comunale (in dialetto bolognese Palâz senza articolo) si affaccia su Piazza Maggiore ed è attualmente sede del municipio di Bologna. Esso è un insieme di edifici che sono stati uniti nel corso dei secoli ma all'inizio fu l'abitazione di Accursio, giurista e maestro di diritto nello Studio Bolognese. Solo nel 1336 divenne residenza degli Anziani, la massima magistratura del comune e quindi sede del governo della città. Nel XV secolo fu ristrutturato da Fioravante Fioravanti che aggiunse tra l'altro l'orologio della Torre d'Accursio. Altre ristrutturazioni architettoniche risalgono ai primi anni del XVI secolo dopo la caduta dei Bentivoglio. La "Madonna di Piazza con Bambino" è un'opera in terracotta di Nicolò dell'Arca (1478) esposta nella parte alta della facciata. All'interno vengono conservate le memorie delle vicende storico-politiche della città di Bologna. È inoltre presente all'interno il Museo Morandi le cui opere sono state donate dalla famiglia del pittore. Nella storia recente il palazzo è tristemente famoso per la strage che riporta il suo nome in quanto suo scenario. Con questa espressione ci si riferisce agli avvenimenti del 21 novembre 1920. Mentre il sindaco neoeletto, il socialista Enio Gnudi presiedeva la seduta inaugurale della consiliatura e la piazza era piena di cittadini in festa, gli squadristi entrarono nella piazza. Vennero sparati alcuni colpi di arma da fuoco e la folla si ritrovò fra fascisti che sparavano contro Palazzo d'Accursio e i carabinieri che rispondevano al fuoco. Alcune Guardie rosse risposero gettando delle bombe a mano dalle finestre del palazzo. In tutto ci furono 10 morti e 58 feriti. All'interno del palazzo veniva invece ucciso, a colpi di pistola, il mutilato di guerra Giulio Giordani, eletto consigliere comunale dai nazional-fascisti. Il tragico avvenimento ebbe grande risonanza a livello nazionale, venendo successivamente indicato come atto di nascita del fascismo agrario.
gaianifabio
Avola, Chiesa Madre San Nicolò
MARINOF55
Il centro storico esiste fin dal I millennio a.C. quando fu un'importante luogo di culto per i Druidi - sacerdoti celti - e sono tuttora presenti alcuni obelischi di pietra. Nel VII-VI secolo a.C. l'area era popolata da Celti e Liguri, uniti in una vera e propria simbiosi economico-religiosa, a cui si aggiunsero presto Greci e Iberici che introdussero la coltivazione dell'ulivo e della vite. I Romani giunsero ad incontrare le varie popolazioni del luogo nel III secolo a.C. e provvedettero innanzi tutto a trasformare l'originario scrigno druidico in una fortezza, tuttora parzialmente visibile............. Nel 1887 il paese venne semidistrutto e gli abitanti decimati: il 27 febbraio la terra tremò ed il tetto della chiesa di San Nicolò (edificata sulle vestigia di un antico tempio pagano sacro al dio Abelio) crollò sui fedeli, riunitisi per il mercoledì delle ceneri: morirono 226 abitanti. A seguito del terremoto e conseguente al crollo del tetto della chiesa, vennero alla luce alcune colonne e reperti del tempio pagano su cui era stata edificata . Sui capitelli, fanno mostra alcune figure di volti che hanno tratti somatici che ricordano popolazioni mongole. Fonte Comune di http://www.comunebajardo.it/Home/Guida-al-paese?IDPagina=2010
grandoge
ultime luci sul Vernel